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Un incontro di scrittorincittà

12.10.2011 - Aspettando scrittorincittà

In attesa dei numerosi incontri previsti per la prossima edizione del festival, Scrittorincittà propone alcuni appuntamenti di arte e cinema. Si tratta di tappe di avvicinamento al tema Orizzonti Verticali, argomento che farà da sfondo e da spunto alla XIII edizione, che verrà inaugurata ufficialmente giovedì 17 novembre.

Arte

ManifestaZOOneè un concorso internazionale per manifesti urbani d’arte. Il tema della 5^ edizione è Orizzonti SOS-tenibili, in riferimento allo sviluppo di nuove prospettive dal punto di vista energetico, economico-finanziario, sociale e ambientale. Artisti e grafici, attraverso il medium dell'immagine-manifesto, sono stati invitati a immaginare e rappresentare futuri equilibri sostenibili. I manifesti vincitori sono visibili in città dal 7 al 20 novembre e presso la sede della Provincia dal 10 al 30 novembre. Dal 17 al 20, verrà allestito in prossimità della Provincia un desk informativo e verrà installato il progetto artistico itinerante “SOS-te” di Stefano Venezia.

Aspettando Scrittorincittà e in concomitanza con l’affissione dei manifesti selezionati dal concorso, avrà luogo la conferenza sul temaOrizzonti SOS-tenibili, sostenibilità in ambito socio-economico e ambientale, durante la quale saranno premiati gli artisti vincitori del concorso.
La conferenza si terrà sabato 12 novembre alle ore 17, presso lo Spazio incontri della Fondazione CRC in via Roma, 15, Cuneo.

InterverrannoVanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, Piero Gilardi, artista e direttore artistico del PAV, Parco Arte Vivente,Torino e Marco Revelli, storico e sociologo presidente della Fondazione Nuto Revelli onlus, Cuneo. ModeratoreRoberto Baravalle, scrittore e critico d'arte.

Organizzazione a cura di Associazione Art.ur e Fondazione Nuto Revelli onlus.
www.zooart.it; www.nutorevelli.org

Cinema

Per tre serate consecutive, nei giorni che precedono l’inizio della manifestazione, Scrittorincittà propone presso il cinema Monviso tre proiezioni di pellicole che hanno fortemente segnato la cinematografia internazionale moderna.

Lunedì 14 novembre – ore 21: Fitzcarraldo (1981, RFT) Regia: Werner Herzog

Interpreti: Claudia Cardinale, José Lewgoy, Klaus Kinski, Miguel Angel Fuentes, Paul Hittscher

Agli inizi del Novecento l'eccentrico Brian Sweeney Fitzgerald, barone irlandese del caucciù, vuole costruire a Iquitos, nel cuore dell'Amazzonia peruviana, il più grande teatro d'opera di tutti i tempi per farci cantare Enrico Caruso. Costato 8 miliardi (più tutti gli averi del regista, due morti, parecchi feriti e tre anni di lavorazione) questo film è paradossalmente il più ordinato e accademico del più sregolato autore del nuovo cinema tedesco. La visione offre momenti d'incanto e sequenze visionarie non mancano

Martedì 15 novembre – ore 21: Orizzonti di Gloria (1957, USA) Regia: Stanley Kubrick

Interpreti: Adolphe Menjou, George Macready, Joseph Turkel, Kirk Douglas, Ralph Meeker, Richard Anderson

Quel che accadde prima, durante e dopo uno di quegli attacchi frontali che si risolsero in veri massacri sul fronte franco-tedesco durante la guerra 1914-18: un colonnello liberale contro un generale mascalzone. Da un romanzo di Humphrey Cobb. Un capolavoro del cinema antimilitarista, e il solo film hollywoodiano che analizzi la guerra e il militarismo in termini di classe. Racconto di suspense ideologica, è anche un pamphlet satirico in cui il furore della denuncia e un certo schematismo ideologico sono quasi interamente assorbiti nella forza dello stile. La pellicola fu distribuito in Francia soltanto nel 1975. Quando si toccano i generali, i censori hanno una memoria storica di ferro.

Mercoledì 16 novembre – ore 21: L’ultimo spettacolo (1971, USA) Regia: Peter Bogdanovich. Interpreti: Ben Johnson, Cloris Leachman, Clu Gulager, Cybill Shepherd, Eileen Brennan, Ellen Burstyn, Jeff Bridges, Randy Quaid, Sam Bottoms, Timothy Bottoms

Girato in bianco e nero come da suggerimento di Orson Welles, il film è il primo successo di Peter Bogdanovich, che prima di diventare regista era stato un accanito cinefilo e un accreditato critico cinematografico. 1951: ad Anarene, città immaginaria del Texas, una saletta di periferia sta per chiudere i battenti. L'ultima proiezione del cinemino (Il fiume rosso di Howard Hawks) sancisce la fine della giovinezza per i due amici Sonny e Duane, per Jacy, la ragazza di quest'ultimo, e per un gruppo di amici. Di lì a poco, la guerra di Corea sacrificherà migliaia di giovani americani.

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