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Roberto Denti

22.05.2013 - Cuneo ricorda Roberto Denti

 

Stamattina ci ha lasciati Roberto Denti. Cuneo, in particolare le biblioteche dei bambini e dei ragazzi, due generazioni di bibliotecari, l’Associazione Amici delle Biblioteche e della Lettura e scrittorincittà gli devono moltissimo.

Una collaborazione lunga quasi trent’anni che ha insegnato molto sul “piacere di leggere”.  

Era nato a Cremona nel 1924. Aveva lavorato nel giornalismo (a “Il sole 24 ore”) e nel mondo della pubblicità. Nel 1972 aveva fondato a Milano, con la moglie Gianna, la Libreria dei Ragazzi, la prima in Italia e forse in Europa. Insieme, l’hanno gestita per quarant’anni, prima in via Tommaso Grossi, poi in via Unione, sempre a due passi dal Duomo; e infine in via Tadino, forse un po’ troppo “nascosta”, in zona Stazione Centrale. Si sono ritirati lo scorso anno, lasciando proprietà e gestione alla casa editrice “Il Castoro”. Immaginiamo che Roberto e Gianna abbiano patito molto questo distacco.

Roberto amava Cuneo, ci tornava sempre volentieri. La prima volta che lo invitammo chiese di incontrarsi con Nuto Revelli (e non fu difficile organizzare l’incontro nel piccolo bar di piazza Europa dove Nuto si intratteneva spesso). 

Amava la Biblioteca Civica di Cuneo, alla quale aveva fornito non solo una selezione sempre rigorosa di libri per l’infanzia e per i ragazzi, ma insieme una preziosa consulenza bibliografica, un costante aggiornamento. Si entrava in libreria e si cercava la guida di Roberto, che difficilmente si sottraeva all’impegno di accompagnare tra gli scaffali ed i tavoli l’acquirente, di trasmettergli informazioni, di indirizzarne le scelte. Ogni volta, si imparava qualcosa. E si potevano incontrare scrittori, illustratori, editori.  

Aveva sostenuto e partecipava con entusiasmo a Scrittorincittà, del cui Comitato Scientifico fece parte fin dalla prima edizione e di cui curava in particolare, con una competenza da tutti riconosciuta, il programma destinato ai bambini ed ai ragazzi. La sua conoscenza personale di tutti coloro che a vario titolo si occupavano di quella letteratura un po’ marginale (o marginalizzata!) fece sì che il programma del nostro festival diventasse un osservatorio sulle nuove tendenze letterarie, di grande prestigio.  

A proposito: era ghiotto di formaggio Castelmagno!

Roberto Denti aveva grande fiducia nelle biblioteche (più che nella scuola). I suoi corsi di aggiornamento per bibliotecari (il ventesimo si è svolto nel 2012) erano un laboratorio di idee e di scambi di esperienze ai quali spesso partecipava la nostra biblioteca civica, allora (a partire dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso) portatore di un ambizioso progetto di collaborazione con la scuola, progetto che aveva in Roberto un critico ma convinto sostenitore.

Per questo Cuneo gli deve molto  e lo ricorda oggi con grande affetto.  

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